Perché i nuovi virus arrivano spesso dalla Cina?
Da quando è scoppiata l’emergenza Coronavirus, tantissime persone si sono chieste come mai, molto spesso, i nuovi virus arrivino dalla Cina. Nelle prossime righe, abbiamo cercato di rispondere assieme a questa domanda.
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Virus: cosa ha di particolare il contesto cinese?
La prima cosa da dire quando ci si chiede come mai i nuovi virus arrivino spesso dalla Cina è il fatto che, per fare il salto di specie dagli animali agli esseri umani, i virus necessitano di una grande promiscuità.
I mercati cinesi, caratterizzati dalla presenza di animali vivi e morti di diverse specie, sono un contesto privilegiato per questa trasmissione. Conosciuti con il nome di mercati umidi, sono luoghi dove si moltiplicano i contatti e dove crescono le opportunità di trasmissione del contagio.
Per capire meglio questa situazione è il caso di citare la situazione dell’epidemia di SARS, che ha iniziato a diffondersi nel 2002 per scemare attorno all’estate del 2003. Il serbatoio animale della SARS-CoV è stato un pipistrello.
Il virus in questione ha inizialmente infettato un altro animale, lo zibetto di palma, che, attraverso le mutazioni, è stato successivamente in grado di infettare l’uomo. Lo zibetto comune delle palme era molto popolare in Cina. Dal 2003, la sua vendita in Cina è vietata.
Un altro motivo da ricordare quando ci si chiede come mai la maggior parte dei virus arrivino dalla Cina è il livello di igiene. Gli standard dei mercati cinesi da questo punto di vista sono molto diversi da quelli italiani e della maggior parte dei Paesi occidentali.
La sicurezza alimentare è una priorità del Governo della Repubblica Popolare da diverso tempo. C’è da dire, però, che la situazione di partenza è a dir poco critica. In breve, se i virus sia animali sia umani prosperano in tutto il globo, la Cina rappresenta un contesto caratterizzato da condizioni particolarmente favorevoli alla trasmissione.
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