Coronavirus: cos’è la dispnea, il sintomo da non trascurare
Quando si parla dei sintomi di Coronavirus, è impossibile non chiamare in causa la dispnea. Di cosa si tratta? Nelle prossime righe, vediamo assieme alcune preziose informazioni in merito.
Dispnea: di cosa si tratta?
Cos’è la dispnea? Quando si utilizza questo termine, si inquadra la situazione in cui la persona palesa un’oggettiva difficoltà nel respirare. Alla base c’è un’oggettiva difficoltà nello scambio di materia gassosa tra il sangue presente nei polmoni e l’aria che si trova negli alveoli.
Come si manifesta la dispnea?
Nella maggior parte dei casi, la dispnea fa la sua comparsa in maniera lenta e graduale. In alcune situazione, si può parlare di una sintomatologia improvvisa.
Ricordiamo altresì che esistono diverse tipologie di dispnea. Ecco quali:
- Dispnea accessionale: in questo caso, parliamo di una tipologia di dispnea che insorge all’improvviso e soprattutto senza una precisa regolarità. Si tratta di un quadro molto frequente in chi soffre d’asma o di edema polmonare (situazione clinica in cui è presente acqua a livello polmonare).
- Dispnea da sforzo: in questo frangente, parliamo invece di una situazione in cui la sensazione di difficoltà nel respirare insorge dopo un’attività fisica particolarmente intensa. Per risolvere tutto, è sufficiente mettersi a riposo.
- Dispnea continua: in quest’ultimo caso, si ha a che fare con una tipologia di dispnea causata da scompensi cardiaci e da gravi insufficienze respiratorie.
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Dispnea e Coronavirus: quando preoccuparsi
Quando si parla della dispnea come sintomo del Coronavirus, ricordiamo che è il caso di preoccuparsi nelle situazioni in cui questa manifestazione si accompagna alla febbre (la soglia limite è pari a 37,5°C).
Come riportato dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità), nei pazienti deceduti e risultati positivi al nuovo Coronavirus sono risultati meno frequenti la diarrea e l’emottisi, ossia l’emissione di sangue dalle vie respiratorie durante i colpi di tosse.
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