Coronavirus, perché ci sono più contagi in Italia che negli altri Paesi?
In queste ore dominate dall‘emergenza Coronavirus, è naturale chiedersi come mai l’Italia sia tra i primi Paesi al mondo per numero di contagi. Cerchiamo di capire assieme, nelle prossime righe, i motivi di questa situazione.
Coronavirus: il punto di vista di Massimo Galli
Quando ci si domanda i motivi del numero alto di contagi da Coronavirus in Italia, è utile chiamare in causa la posizione dell’infettivologo Massimo Galli, primario del reparto di malattie infettive dell’Ospedale Sacco, il presidio ospedaliero milanese che si occupa dell’analisi dei tamponi.
In un’intervista comparsa la mattina del 24 febbraio sul sito del Corriere della Sera, ha sottolineato che il motivo è legato al fatto che l’epidemia è partita da un contesto ospedaliero. L’esperto ha altresì fatto presente che, per quanto riguarda il primo paziente, non si è riusciti a capire subito cosa avesse.
Alla luce di ciò, l’ospedale stesso è diventato una sorta di amplificatore del contagio. L’infettivologo – che è anche accademico presso l’Università degli Studi di Milano – ha però precisato che questo quadro può ripetersi anche in altri Paesi europei.
Galli ha specificato anche un altro aspetto, ossia il fatto che, mediamente, Veneto e Lombardia sono due Regioni che, più delle altre, si contraddistinguono per interazioni frequenti con la Cina per motivi di business.
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Coronavirus in Italia: non è detto che sia arrivato da un cinese
Nel corso dell’intervista rilasciata al Corriere della Sera, Galli ha evidenziato un’altra cosa importante, ossia che non è detto che il virus sia arrivato nel nostro Paese tramite un cittadino cinese.
Degno di nota è anche il punto di vista del direttore per l’Europa dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) Hans Kluge. In un’intervista al quotidiano Repubblica, ha sottolineato che sta destando preoccupazione l‘alto numero di soggetti contagiati senza mai aver fatto un viaggio in Cina o senza aver avuto nelle, settimane passate, dei legami con persone malate.
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