Perché non bisogna svegliare i sonnambuli?

A tantissime persone capita ed è capitato di avere a che fare con un soggetto sonnambulo. Questa situazione, guardata da molti con un pizzico di ironia, va invece presa con grande serietà, evitando per esempio di svegliare chi soffre di sonnambulismo.

Perché non bisogna svegliare i sonnambuli? Nelle prossime righe abbiamo raccolto alcune risposte scientificamente valide a questo importante interrogativo.

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Cosa succede se svegli un sonnambulo?

Nel corso della lunga storia della medicina, numerosi esperti hanno spiegato perché non bisogna svegliare i sonnambuli. Interessante a tal proposito è il punto di vista del Dottor Vincenzo Tullo, neurologo del gruppo Humanitas, che in un articolo del 2016 sul sito della suddetta realtà sanitaria ha specificato che, se si sveglia un sonnambulo, ci si espone al rischio di essere vittima di una reazione brusca da parte del soggetto.

L’esperto ha altresì fornito dei consigli pratici utili per gestire la situazione al meglio. Tra questi compare il fatto di avvicinarsi alla persona – senza svegliarla, ribadiamo – e di accompagnarla a letto, accertandosi che, una volta raggiunto il giaciglio, sia in situazione di assoluta sicurezza.

Il sonnambulismo, disturbo che si riscontra spesso nei bambini e nei pre-adolescenti (il picco è attorno ai 12 anni), può provocare uno stato confusionale se si viene risvegliati. Come già ricordato, in tali contingenze la persona che soffre di sonnambulismo può manifestare aggressività.

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Come prevenire il sonnambulismo

Chiaro il motivo per cui non bisogna svegliare i sonnambuli, passiamo a parlare dei consigli utili per prevenire il suddetto disturbo. In questo novero è possibile ricordare alcune modifiche allo stile di vita. Gli esperti di igiene del sonno raccomandano di regolarizzare il ritmo sonno – veglia, ma anche di scegliere bene la stanza da dedicare alle ore di sonno, che dovrebbe essere il più possibile fresca e buia. Essenziale è anche il fatto che sia priva di luci provenienti da device come i computer.

Una portentosa alleata nella prevenzione del sonnambulismo è anche l’alimentazione. Come ricordato dalla Dottoressa Charlene Gamaldo ai giornalisti di Huffington Post, molto utile può rivelarsi la moderazione nel consumo di cibi speziate. Lo stesso vale per le bevande alcoliche. Ok, consumarle durante la cena può aiutare a raggiungere subito uno stato di sonno profondo, ma è bene essere consapevoli del fatto che possono causare frequenti risvegli durante la notte.

Concludiamo con un cenno all’importanza di andare a letto in una condizione il più blanda possibile per quanto riguarda lo stress psicologico.

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