Analisi del sangue: quali sono i valori di riferimento?
I risultati dei test biologici indicano un intervallo corrispondente alla norma per una determinata misurazione: glicemia, conta dei globuli rossi, dosaggio della ferritina… Come vengono effettuati i calcoli?
Durante un’analisi biologica (sangue, urina…), il foglio dei risultati indica i ‘valori di riferimento’ accanto alle misurazioni. Questi sono indicati nell’unità SI (sistema internazionale) o nell’unità tradizionale.
Ecco alcuni esempi di valori di riferimento:
- Albumina: 35-50 g / L (3,5-5,0 g / dL);
- Colesterolo HDL: maggiore di 0,91 mmol / L (35 mg / dL);
- Creatinina (sangue): 50-110 μmol / L (0,6-1,2 mg / dL);
- Ferritina (sangue): 20-200 μg / L (20-200 ng / mL);
- Glucosio a digiuno: 3,9-6,1 mmol / L (70-110 mg / dL);
- TSH dell’ormone tiroideo: 0,4-4,8 mIU / L (0,4-4,8 mIU / L);
- Ematocrito: 0,37-0,54 (dal 37% al 54%).
Fattori che possono influenzare i risultati
Come riportati su Futura-Science.com, questi valori di riferimento si basano su un campione di persone sane ma dipendono da molti fattori (età, sesso, peso, altezza, condizioni fisiche). Alcuni farmaci o situazioni possono modificare i risultati. Ad esempio, una donna incinta avrà un livello di colesterolo naturalmente più alto. Inoltre, come tutte le curve di Gauss, una piccola percentuale di individui (circa il 5%) è naturalmente al di fuori dei marker senza che le loro condizioni siano patologiche. Bisogna notare, inoltre, che i risultati possono variare leggermente da un laboratorio all’altro a causa delle diverse tecniche di dosaggio. È, quindi, preferibile eseguire tutti gli esami del sangue nello stesso laboratorio al fine di confrontare l’evoluzione.
Infine, soltanto il medico può interpretare i risultati in base alla situazione personale del paziente e in associazione con altri sintomi.