Quali sono i benefici del dragoncello?
Per tanto tempo, per via delle superstizioni associate alla forma delle sue radici, il dragoncello – chiamato anche ‘erba drago’ – è stato visto con ‘sospetto’. Oggi, però, la storia che si racconta è ben altra.
Nella fitoterapia, infatti, il dragoncello è principalmente noto per le sue virtù digestive: ha la capacità di alleviare i crampi allo stomaco. Inoltre, bere un’infusione di foglie di dragoncello stimola l’appetito e la secrezione dei succhi gastrici.
Il dragoncello, poi, può essere molto utile in caso di febbre da fieno perché il suo olio essenziale riduce il rilascio di istamina, responsabile dei sintomi delle allergie (lacrimazione degli occhi, naso che cola, starnuti).
È anche un’antistress che contribuisce a prendere sonno: le benzodiazepine contenute nel dragoncello agiscono sul sistema nervoso centrale. Dal punto di vista nutrizionale, il dragoncello è ricco di ferro e manganese. In alcuni paesi come il Regno Unito, il dragoncello viene utilizzato per il trattamento del diabete. Non agisce sul livello di zucchero nel sangue ma riduce i sintomi (perdita di appetito, sensazione di sete, ecc.).
Come usare il dragoncello?
Il dragoncello, come riportato su Futura-Sciences.com, può essere consumato fresco nelle insalate. Le sue foglie possono anche essere essiccate così da servire come infuso da bere durante il giorno e specialmente a fine pasto.
Il dragoncello esiste anche come olio essenziale e può essere ingerito soprattutto per evitare le allergie respiratorie e la febbre da fieno. Può anche essere usato esternamente, ad esempio durante un bagno, per alleviare la tensione e l’ansia.
Infine, l’uso del dragoncello ad alte dosi non è raccomandato per le donne in gravidanza o in allattamento.
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