Sclerosi multipla: ecco i segni a cui bisogna prestare attenzione
Facilmente assimilabile alla semplice stanchezza o ai sintomi depressivi, la sclerosi multipla spesso viene diagnosticata in ritardo.
“Sono passati alcuni mesi da quando qualcosa non andava, a volte mi sentivo debole, altre volte avevo un intero lato insensibile del mio corpo, il mio neurologo non ha trovato nulla di anomalo ma mi ha mandato da un fisioterapista e, dopo due mesi, non ero migliorata. I medici non avevano trovato nulla“, ha raccontato una madre all’Huffington Post.
Nella maggior parte dei casi, come si legge su Pourquoidocteur.fr, questa malattia si evolve tramite attacchi infiammatori con la comparsa di uno o più sintomi: mancanza di forza muscolare in un arto (disturbi motori), formicolio o strane sensazioni in diverse parti del corpo (disturbi sensoriali), un improvviso calo della vista o un disturbo dell’equilibrio. La stanchezza e i problemi urinari, che possono arrivare fino all’incontinenza, sono anche i primi segni della malattia, che di solito si manifesta intorno ai 30 anni di età.
All’inizio della patologia, questi disturbi hanno la particolarità di regredire, totalmente o parzialmente, in poche settimane. Si stima che ci siano più di 2 milioni di pazienti in tutto il mondo colpiti dalla sclerosi multipa: la malattia colpisce più le donne, con un rapporto 3:1.
La sclerosi multipla (chiamata anche sclerosi a placche) è una malattia autoimmune cronica del sistema nervoso centrale.
Il sistema di difesa destinato a proteggere il paziente dalle aggressioni esterne si volge contro le sue stesse cellule e le attacca per ragioni che sono ancora poco conosciute.
La reazione del sistema immunitario è diretta contro la mielina, un componente della guaina protettiva delle fibre nervose e, quindi, molto importante per la trasmissione dei segnali nervosi nelle cellule del cervello e del midollo spinale.