Hai avuto un infarto? Ecco cosa devi mangiare per evitare un altro attacco cardiaco
L’infarto miocardico è causato dall’ostruzione dell’arteria coronaria (che alimenta il cuore con l’ossigeno) ed è favorito da vari fattori: fumo, colesterolo alto, ipertensione, obesità, stress, stile di vita sedentario…
Tuttavia, tra il 1995 e il 2010, il tasso di mortalità a 30 giorni dalle dimissioni dall’ospedale è sceso dal 13,7% al 4%. E, secondo uno studio condotto dai ricercatori della Società Europea di Cardiologia, alcuni alimenti sarebbero stati abbandonati dopo un infarto per aumentare le possibilità di sopravvivenza.
I ricercatori hanno lavorato con un gruppo di 113 volontari (73% maschi) di 60 anni di media: tutti hanno avuto un infarto miocardico acuto.
“Un paziente su 10 che è sopravvissuto alla sindrome coronarica acuta del segmento ST acuto (infarto miocardico acuto) muore entro un anno“, hanno detto i ricercatori.
Tuttavia, gli studiosi hanno spiegato che è possibile migliorare le possibilità di sopravvivenza modificando alcune abitudini alimentari.
È necessario, quindi, fare ogni giorno una colazione solida (costituita da un prodotto caseario, una fonte di carboidrati e frutta fresca) e non cenare troppo tardi (devono passare almeno due ore dalla fine della cane al momento di andare a letto).
Saltare la colazione e la cena tardiva, infatti, secondo i ricercatori, sono due comportamenti ‘cattivi’ associati a un aumento del rischio di recidiva di 4 – 5 volte.
“Riteniamo che esista un legame tra queste cattive abitudini alimentari, lo stress ossidativo e la risposta infiammatoria del corpo“, hanno affermat i ricercatori, che hanno pubblicato lo studio sulla rivista European Journal of Preventive Cardiology.