7 cose da dire a chi è vittima di violenza sessuale
La cronaca italiana degli ultimi giorni ha spesso raccontato storie di violenze sessuali, l’ultima delle quali a danno di una dottoressa in servizio in una guardia medica.
Ora, la gestione di una vittima di stupro non è semplice ma ci sono alcune frasi che si possono usare per tentare di dare una prima forma di sostegno.
- Mi dispiace che sia successo. Importante è raggiungere un livello di empatia con la vittima. Utili anche frasi del tipo: “Sono contento che tu abbia deciso di condividere con me il tuo dolore” o “so che quello che stai passando è veramente difficile”.
- Non è colpa tua. Le vittime possono correre il rischio di incolparsi, soprattutto se conoscono personalmente l’autore della violenza. Ecco perché è importante trasmettere il messaggio che non c’è alcuna responsabilità per quanto accaduto.
- Io ti credo. Può essere molto difficile per le vittime condividere la loro storia. Possono provare vergogna o preoccuparsi di non essere credute. Non puntare mai sul “perché” una violenza è accaduta ma sul sostegno e sulla fiducia.
- Non sei sola. È opportuno ricordare alla vittima che si è disposti ad ascoltarla. Infatti, è fondamentale comunicarle che non è sola e che ci sono altre persone che si preoccupano per lei.
- Ti accompagno da un medico? La vittima potrebbe avere bisogno di ricorrere alle visite mediche, anche se l’evento violento non è recente. Quindi, giusto chiederle se vuole una compagnia per andare dal medico.
- Puoi fidarti di me. Se una vittima sta raccontando quanto accaduto a una persona, allora significa che si fida. Di conseguenza, va rassicurata sul fatto che la terribile storia non sarà raccontata a nessuno o farlo solo previa sua autorizzazione. In caso di minore, però, è giusto denunciare la violenza.
- Quanto ti è successo non cambia quello che penso di te. Alcune vittime di stupro possono preoccuparsi sul giudizio altrui dopo la violenza sessuale. Ecco, perché è giusto che vadano rassicurate, soprattutto se si è un partner.