7 bambini morti per lo Streptococco A: i sintomi da conoscere
Venerdì scorso, 2 dicembre, una bambina di 3 anni è morta in Francia a seguito di un’angina degenerata a causa dello streptococco A. Altri due bambini, tra cui il fratello della giovane vittima, anch’esso contagiato, è ancora in gravi condizioni.
Lo stesso giorno, dall’altra parte della Manica, le autorità sanitarie britanniche hanno annunciato 6 decessi sotto i 10 anni a fine novembre a seguito sempre di infezioni da streptococco A. Cosa sta succedendo? C’è da preoccuparsi?
Cos’è lo Streptococco A?
Lo Streptococco A è un batterio presente in una vasta gamma di infezioni. Può anche causare la scarlattina. Il batterio, che nella maggior parte dei casi non provoca sintomi, si trova nella gola, nella pelle e nelle vie respiratorie delle persone infette.
Le infezioni da streptococco A sono frequenti, come quelle da streptococco B. Questi due batteri causano sintomi solo in determinate condizioni, cioè nelle persone a rischio”.
Nella stragrande maggioranza dei casi, gli streptococchi A sono la causa di disturbi comuni come angina e impetigine ma che a volte possono diventare invasivi: in rare circostanze, gli streptococchi possono entrare nel flusso sanguigno e causare malattie gravi, chiamate infezioni invasive da streptococco A.
Questo è il caso della batteriemia, delle infezioni cutanee necrotizzanti o persino della meningite, che possono essere associate alla sindrome da shock tossico streptococcico.
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Come si diffonde lo streptococco A?
Lo streptococco di gruppo A si trasmette da uomo a uomo attraverso l’inalazione di goccioline di secrezioni dalla gola o dal naso, quando una persona infetta tossisce o starnutisce.
Anche il contatto con ferite cutanee infette può trasmettere i batteri, soprattutto se un bambino soffre di impetigine.
Le infezioni da streptococco A come scarlattina, impetigine o mal di gola devono essere trattate con gli antibiotici. Dopo 3 dosi di antibiotici si stima che i piccoli pazienti non siano più contagiosi.
Quali precauzioni vanno prese?
Per prevenire qualsiasi infezione, l’igiene gioca un ruolo fondamentale: lavarsi spesso le mani, soprattutto prima dei pasti e dopo aver tossito o starnutito. Tossire in un fazzoletto, non nella mano. Anche i giocattoli dei bambini contagiati devono essere puliti.
I sintomi da attenzionare
I sintomi a cui prestare attenzione sono:
- gola rossa con tonsille gonfie;
- dolori;
- bambino che ha difficoltà a respirare e saliva;
- febbre;
- cambiamento nel comportamento, disturbi della coscienza;
- anomalie sulla pelle.
In caso di presenza di questi sintomi, bisogna consultare un medico.
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— SaluteLab (@SaluteLab) December 6, 2022