4 piccoli consigli per proteggere il tuo fegato
Il fegato è il più grande dei nostri organi ma è anche il più trascurato. Tuttavia, un fegato che non viene trattato come si deve può mettere in pericolo tutto l’organismo.
Gabriel Perlemuter, autore del libro The Hidden Powers of the Liver (i poteri nascosti del fegato), capo del dipartimento di gastro-epato-enterologia e nutrizione presso l’Ospedale Antoine Béclère di Clamart (Francia), a Topsante.com ha dato alcuni consigli utili.
Ora, c’è una cattiva notizia: quando il fegato soffre, lo fa in silenzio e, a parte tramite le analisi mediche, non è sempre chiaro se stia bene o se abbia già delle cicatrici irrimediabili, ovvero le fibrosi. La buona notizia, però, è che non è mai troppo tardi per iniziare.
“Anche se stanco, anche se grasso, un fegato comincia a rigenerarsi dopo alcuni giorni in cui ci si prende cura di lui“, ha scritto il medico nel suo ultimo libro.
Dimentica il pompelmo
Il pompelmo contiene un composto chimico (furanocumarine) che inibisce la capacità del fegato di eliminare un certo numero di farmaci. Da qui il rischio di effetti collaterali più gravi. “Sono interessati circa cinquanta farmaci: statine, antipertensivi e alcune pillole contraccettive“.
Lascia perdere il fruttosio
Il fruttosio è zucchero. E, come tutti gli zuccheri, il fegato sa come gestirlo in quantità limitate ma, in caso di assunzione eccessiva, il fruttosio si trasforma automaticamente in grassi (trigliceridi) che si accumulano nelle cellule e determinano il fegato grasso.
Bisogna consumare, quindi, i frutti non troppo maturi e in quantità limitata (4 frutti medi di media grandezza al giorno, 2 se si è sovrappeso). Occorre evitare anche le confetture a basso contenuto di saccarosio ma arricchite con il fruttosio.
Preferire il grasso crudo
Ecco i prodotti che si possono consumare: burro, margarina di mais, di girasole o di olio d’oliva; creme con il 15% di grassi. Tuttavia, non bisogna esagerare.
Bevi caffè
“Più bevi caffè, più proteggi il tuo fegato”, ha affermato il dottore, basandosi su diversi studi che dimostrano che il caffè è associato a una diminuzione degli enzimi epatici nel sangue dalla prima tazza consumata. 2 o 3 tazze al giorno ridurrebbe il rischio di cancro al fegato del 38%.
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