Consigli per mantenere livelli ottimali di vitamina D attraverso l’esposizione al sole

La corretta assunzione di vitamina D è fondamentale fin dalla più tenera età. Nei bambini, una sua carenza può infatti portare a rachitismo e deformazioni dello scheletro, mentre negli adulti può causare fragilità ossea e debolezza muscolare.

In realtà, le sue funzioni non si limitano solo al sostegno del sistema muscolo-scheletrico. Se ci si sta domandando a cosa serve la vitamina D, è bene sapere che essa risulta fondamentale anche per il sistema immunitario, quello cardiocircolatorio e il sistema nervoso centrale e periferico. Inoltre, svolge un ruolo determinante per la salute dei capelli e per contrastare la comparsa di numerose malattie.

Tutto questo fa comprendere immediatamente quanto sia importante soddisfare il fabbisogno quotidiano ed evitare di incorrere in carenze. Per riuscirvi, oltre a ricorrere a una corretta e sana alimentazione e a integratori specifici, risulta fondamentale esporsi al sole. È questa, infatti, per il nostro organismo, la fonte primaria di vitamina D.

Sole e produzione di vitamina D

La vitamina D è chiamata anche vitamina “del sole” proprio in quanto viene sintetizzata dal nostro corpo in seguito alla semplice esposizione ai raggi solari. Ad attivare la produzione sono i raggi UVB, i quali, agendo sul 7-deidrocolesterolo presente nella cute, lo trasformano in colecalciferolo, ossia in vitamina D3.

Dalla corretta esposizione al sole il nostro organismo può ricavare circa il 90% del suo fabbisogno di vitamina D, mentre il restante 10% viene fornito dall’alimentazione.

Come prendere il sole per produrre vitamina D3

Secondo gli esperti, per aiutare il proprio corpo a sintetizzare vitamina D3 è necessario esporsi al sole per diversi minuti al giorno. Alcuni affermano che sia preferibile farlo, non oltre i 10-15 minuti, senza creme protettive. Queste, infatti, secondo loro, ridurrebbero gli effetti dei raggi UVB, portando a una minore produzione di colecalciferolo. 

Per ottenere dei buoni risultati, Giancarlo Isaia, presidente del SIOMMMS, consiglia di esporsi ai raggi solari con le dovute protezioni per una ventina di minuti al giorno, per 5 giorni alla settimana, esponendo anche le braccia e le gambe. Inoltre, suggerisce di consumare alimenti ricchi di vitamina D, come olio di fegato di merluzzo, salmone affumicato e sgombro sotto sale.

Esporsi al sole in sicurezza

L’esposizione ai raggi solari, sebbene fondamentale per la produzione di vitamina D, può favorire la comparsa di malattie della pelle. Per ridurre i rischi, è consigliabile esporsi ai raggi solari nelle prime ore del mattino o le ultime del pomeriggio.

Inoltre, per evitare scottature, è preferibile non esporsi immediatamente per molti minuti consecutivi senza protezione, ma procedere gradualmente.

La sintesi di vitamina D non è sempre uguale

La quantità di vitamina D sintetizzata non è sempre uguale, ma può cambiare sia in base a differenze soggettive – età e fototipo – sia in base alla stagione, alla latitudine, all’ora del giorno e via dicendo.Laddove il corpo non fosse in grado di produrre la quantità di vitamina D indispensabile per il corretto funzionamento di tutto l’organismo, potrebbe risultare necessario, anche su consiglio del proprio medico di fiducia, assumere un integratore vitaminico.

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